Da molto tempo una gallina non riusciva a covare le sue uova e ciò le recava un grande dispiacere. Il peso del suo corpo le rompeva, tanto erano fragili e delicate. Decise di chiedere consiglio alla gallina più anziana e andò a parlarle.

La trovò appollaiata tra le radici di un fico e le disse: “Saggia gallina, le mie uova si rompono sempre e non so più cosa fare per covarle. Ci metto molto impegno nel tenerle al caldo con il mio corpo, ma questo non basta. Non riesco ad avere un pulcino e ciò mi rattrista molto. Cosa posso fare?” chiese la giovane gallina.

“Non solo il calore del corpo favorisce la vita. Ben più importante è il calore del cuore. Dovrai rivolgerti alle uova con amore e avrai bisogno del sostegno del gallo. Insieme prendetevene cura, pensate al piccolo che lì dorme e coltivate fiducia e speranza. Vedrete che il pulcino non tarderà a nascere.”

Così dicendo la saggia gallina si allontanò. La giovane tornò nel pollaio, andò dal gallo e gli riferì i consigli che le erano stati dati. Egli comprese quelle sagge parole e quando la gallina depose un nuovo uovo, se ne presero entrambi cura.

L’uovo venne covato con intenso amore. Dopo diversi giorni cominciò a muoversi e a scricchiolare, finché si ruppe e un piccolo becco giallo venne alla luce.

Il gallo e la gallina furono felici per la nascita del pulcino. Un piccolo sole era venuto al mondo portando gioia e felicità nella loro vita e in quella del pollaio.

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Questa favola è stata liberamente rielaborata, prendendo ispirazione dall’omonimo scritto di Leonardo Da Vinci “Il calore del cuore”.

Da Vinci L., Favole e leggende, Giunti Junior, Milano, 2009

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